07/04/13

precedenti storici


un testo di EUGENIO SCALFARI

(..) Chi predica ad ogni piè sospinto moralità e legalità dovrebbe stare molto attento ai significati di queste affermazioni e di queste icone e dovrebbe ripassarsi con spirito critico alcuni precedenti storici.

Robespierre e Saint-Just predicando una astratta e assoluta moralità e interpretando a loro modo la legalità distrussero la democrazia costituzionale dell'Ottantanove trasformandola in una dittatura basata sui tribunali rivoluzionari, sul terrore e sulla ghigliottina. Stalin fece altrettanto su scala enormemente più vasta, accusando i suoi avversari di ruberia, complotto, tradimento del socialismo. Hitler usò altri argomenti: secondo lui la legalità e la moralità la violavano gli ebrei, gli zingari e altre pericolose minoranze da sterminare.

Ovviamente questi precedenti storici hanno tutt'altra dimensione rispetto a quanto accade oggi in Italia, ma la dinamica è quella di estirpare il riformismo democratico e procedere verso sistemi con forti connotazioni dittatoriali. Berlusconi da un lato, Grillo e Casaleggio dall'altro, sono proprietari in senso tecnico oltre che pratico dei rispettivi partiti e dettano legge ai loro aderenti secondo la formula "con me o contro di me".
Grillo vuole l'abolizione dell'articolo della nostra Costituzione che garantisce la libertà degli eletti dal popolo "senza vincolo di mandato".

Berlusconi non ha bisogno di questo perché il partito è suo e senza di lui non vivrebbe. La libertà di scelta dei singoli parlamentari  -  semmai  -  gli è servita per comprarne alcuni a suon di milioni.(..)

Silvio D'Amico