25/10/12

Scienza e ragione



Pensando agli scienziati condannati per omicidio colposo nel terremoto dell'Aquila.
È la ragione, e non il metodo scientifico, che attribuisce senso al proprio discorso scientifico. La scienza non può essere l'autorità finale in nessuna questione, eccetto dentro i limiti che la ragione impone. Limiti questi che continuano a d'essere passibili di critica razionale in qualsiasi circostanza. L’oggetto della ragione è l’esperienza umana nella sua totalità. L'oggetto della scienza è un punto specifico compreso in questa totalità. La validità delle conclusioni scientifiche non possono essere che relative e provvisorie, condizionate sempre dalla critica della ragione che trascende infinitamente il dominio di tutte le scienze. La responsabilità gravissima dei fatti dell’Aquila va attribuita alla ragione dei personaggi coinvolti, principalmente quelli con incarico istituzionale come la “protezione civile,” non alla scienza. Aggrapparsi all'autorità della scienza è ricercare una protezione feticista contro la responsabilità dell’uso della ragione. Saranno sempre uomini colpevoli, probabilmente di servilismo verso interessi meschini, non perché scienziati.


Silvio D'Amico